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Pac-Man torna su iPhone con una veste tutta nuova.

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Jd™
view post Posted on 14/8/2009, 09:16




L’eterna formula di un classico come Pac-Man non ha mai conosciuto momenti di crisi dal 1980 ad oggi, tanto che anche una console HD come Xbox 360 si è convertita al mitico pallino giallo di Namco con l’ottimo Pac-Man Championship Edition di due anni fa.
Ormai disponibile per qualsiasi piattaforma esistente in vesti più o meno riuscite e rimaneggiate, Pac-Man è approdato lo scorso anno anche su iPhone e iPod Touch con l’omonimo titolo di Namco Networks e con Ms. Pac-Man, che riproponevano il classico del 1980 in una veste grafica decisamente vintage e con un prezzo di lancio (7,99 Euro) non proprio conveniente.


UN REMIX DI EMOZIONI NOSTALGICHE
Due uscite che hanno comunque raccolto un discreto successo nonostante il modestissimo comparto grafico e la difficoltà nel sistema di controllo, ma è con questo nuovo Pac-Man Remix che Namco Networks inizia a fare davvero sul serio, optando da una parte per una visuale simil 3D e donando al tutto un aspetto molto più colorato, divertente e sbarazzino rispetto ai due più classici e incontaminati predecessori.
Il prezzo si è abbassato e risulta ora più conveniente, anche se siamo convinti che 4,99 Euro per un titolo che si finisce in poco più di due ore, privo di una componente multiplayer o di un qualsiasi supporto online per confrontare record e punteggi siano ancora troppi; la stessa presentazione è quanto mai scarna e il design dei menu lascia molto a desiderare, ma una volta iniziato a giocare le modeste impressioni iniziali lasciano posto a un gioco decisamente gradevole.
In tutto sono presenti trenta livelli (alcuni riservati ai boss di cui parleremo dopo) divisi in cinque “mondi”, ognuno caratterizzato da un tema e da precise dominanti cromatiche; oltre a seguire una specie di modalità Storia possiamo giocare liberamente ai livelli già completati, scegliere tra tre livelli di difficoltà e soprattutto uno dei due sistemi di controllo, elemento fondamentale su cui si gioca la riuscita di un titolo simile e che aveva dato non pochi grattacapi nei due predecessori.


DATECI UN JOYSTICK
La scelta è tra quattro pulsanti direzionali posti nella parte inferiore del display e il movimento libero con il dito sullo schermo (il cosiddetto swipe); tra le due la nostra preferenza è andata al secondo metodo, che seppur lontano dalla perfezione è risultato il più comodo e pratico. La posizione dei quattro pulsanti è infatti troppo scomoda e obbliga spesso ad abbassare lo sguardo verso il pad perdendo così di vista l’azione sullo schermo (e anche un secondo di distrazione può essere letale in un gioco simile).
Con lo swipe invece il controllo di Pac-Man è più efficace e lo sguardo rimane sempre concentrato sulla nostra pallina gialla; purtroppo la risposta al movimento del dito non è istantanea e siamo così costretti ad anticipare leggermente il movimento in vista di una sterzata a destra o a sinistra. Com’è facile capire questo leggero ritardo complica notevolmente il tutto e, visto che i livelli sono concepiti come classici labirinti con svolte continue, i controlli risultano molto più deficitari rispetto a un classico joystick o al pur efficace pad di Xbox 360 utilizzato per Pac-Man Championship Edition.
Se non altro la velocità del gioco a livello medio è leggermente diminuita rispetto ai due precedenti episodi per iPhone e iPod Touch, quasi che gli sviluppatori abbiano deciso di compensare la scomodità dei controlli con una minor difficoltà di gioco; ciò però ha causato una longevità decisamente bassa (siamo attorno alle due ore) e l’assenza di bonus da sbloccare o del multiplayer influisce negativamente sulla rigiocabilità, anche perchè a differenza di un altro remake come Galaga Remix Namco Networks non ha inserito la versione originale del gioco (in questo caso il Pac-Man del 1980).


TUTTI I SEGRETI DI UN CLASSICO
Tutto sommato però Pac-Man Remix riesce a regalare un paio d’ore trascorse tra nostalgia, divertimento e qualche simpatica novità; i livelli sono infatti ricchi di trovate, power-up e gadget che ne rendono più varia la giocabilità. Frecce che aumentano la velocità (e non è mai un bene in Pac-Man), le classiche pillole che ci permettono di mangiare i fantasmini colorati, teletrasporti, passaggi laterali, porte che si aprono e si chiudono, rampe rialzate e altre bizzarre trovate aggiungono quel qualcosa in più che evita di ritrovarsi in labirinti sempre uguali tra loro.
Anche i boss sono risultati una simpatica novità; si tratta di fantasmi in formato gigante che si dividono in tanti piccoli “ghost” che dobbiamo mangiare prima che si ricompongano; il tutto è reso più difficile dal gran numero di fantasmini e, nell’ultimo livello, dalla presenza di più boss contemporaneamente. Da un punto di vista grafico Namco Networks poteva sforzarsi un po’ di più sia per i filmati che introducono i livelli, sia per il design dei labirinti, che sembrano un po’ mancare di definizione e di qualche tocco di classe in più che la nuova impostazione grafica lasciava intendere.
 
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